Rispetto alle versioni precedenti, il Conto Termico 3.0 introduce diverse novità che lo rendono ancora più vantaggioso per imprese, privati e Pubbliche Amministrazioni. Il principale miglioramento riguarda l’aumento della copertura delle spese: in alcuni casi, l'incentivo può coprire fino al 100% dei costi ammissibili!
L’agevolazione è aperta a una platea più ampia rispetto al passato.
Il Conto Termico 3.0 supporta una vasta gamma di interventi per migliorare l’efficienza energetica e promuovere le energie rinnovabili.
Ecco i principali:
✅ Installazione di impianti fotovoltaici, con o senza sistemi di accumulo.
✅ Installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
✅ Sostituzione di impianti di climatizzazione con pompe di calore o generatori a biomassa.
✅ Installazione di collettori solari termici.
✅ Sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore.
✅ Implementazione di sistemi ibridi, come caldaie a condensazione abbinate a pompe di calore.
Per le Pubbliche Amministrazioni sono previsti anche incentivi per schermature solari, coibentazione e illuminazione ad alta efficienza.
La grande novità del Conto Termico 3.0 è l’incremento del contributo a fondo perduto. Se prima l’incentivo copriva fino al 65% delle spese, ora in alcuni casi può arrivare fino al 100%! Questo vale soprattutto per interventi su edifici pubblici situati in piccoli comuni (meno di 15.000 abitanti), scuole e strutture sanitarie.
Richiedere il Conto Termico 3.0 è semplice:
1. Realizza l’intervento di efficientamento energetico
2. Presenta la domanda tramite il portale del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) entro 60 giorni dalla fine dei lavori.
3. Se sei una Pubblica Amministrazione, puoi prenotare l’incentivo anche prima di iniziare i lavori.
Il GSE ha semplificato le procedure, rendendo più veloce l’ottenimento del contributo.
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